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frida65.
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Segnalo (sempre nella sezione Articoli) un’ altra riflessione sul tema del femminicidio firmata da Matteo Bussola dal titolo " Educhiamo i nostri figli a stare dalla parte delle bambine".
L’ incipit dell’ articolo è un interessantissimo ragionamento a proposito del fatto che, poiché fin da piccoli ai maschietti si insegna che “le femmine non si toccano neanche con un fiore”, evidentemente “c’ è l’ idea che un germe di violenza abiti dentro ogni maschio” perché, se così non fosse, “questa cosa non avrebbe motivo di essere detta, nemmeno scomodando i fiori”.
Partendo da questa considerazione, Bussola fa un elenco di atteggiamenti e di principi educativi rivolti alle bambine che contribuiscono a far allungare l’ ombra del femminicidio nella vita delle donne.
Ne elenco alcuni ma vi invito a leggere l’ intero articolo perché è davvero molto interessante:
- le femmine vengono educate ad essere docili , mentre ai maschi viene concesso con più facilità di essere indisciplinati;
- se un’ adolescente sperimenta la propria sessualità viene giudicata poco seria, mentre per un maschio adolescente l’ essere sessualmente molto attivo “appartiene all’ ordine delle cose”;
- durante un colloquio di lavoro ad una donna viene chiesto se ha intenzione di avere dei figli, ad un uomo mai;
- una madre che torna tardi dall’ ufficio è considerata poco presente nella vita dei figli, mentre se è un padre a farlo “è un gran lavoratore”;
- quando una donna è efficiente sul lavoro si dice che ha le palle…
Ed è proprio quando la donna si permette di uscire da certi stereotipi e non accetta più di rimanere docilmente accanto ad un uomo che non ama più o si ribella al ruolo in cui la sua condizione di femmina l’ ha relegata da secoli che alcuni maschi reagiscono con violenza.
“Il femminicidio si può disinnescare solo smettendola con gli alibi” e diventando consapevoli del fatto che è necessario cambiare il nostro atteggiamento mentale ed iniziare ad educare noi stessi, i nostri figli e le nostre figlie al superamento della cultura sessista che, purtroppo, permea moltissimi ambiti della nostra vita.
Gli articoli di Bussola, Lagioia e Serra che vi abbiamo proposto, oltre a fornire spunti di riflessione molto interessanti, sottolineano la necessità di lavorare sull’ educazione, sulla cultura e sulla politica (intesa come “processo di civilizzazione” ), indicandoci la strada che ognuno di noi, in famiglia, nella scuola e nei luoghi di aggregazione, può e deve percorrere per contribuire, come essere umano e come cittadino, a costruire una società più matura in cui i nostri figli maschi e le nostre figlie femmine possano vivere nel rispetto reciproco.
Sarebbe molto interessante aprire un confronto su questo argomento.
Invitiamo tutti quelli che lo desiderano a postare le proprie riflessioni per condividerle...
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ANCORA UNA RIFLESSIONE SUL TEMA DEL FEMMINICIDIO |
