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allegretto2.
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Un libro bellissimo, scoperto in libreria e subito letto e amato. Lo regalerò al Fondo Librario Femminile di Rivoli e così potrete leggerlo in tanti.
All'interno, parte integrante della storia, questa poesia: Lost World di Stephen Edgar.
Tutto questo è lei.
Un ripiegamento della luce,
e lei vi passa dentro comparendo ai miei occhi,
fulgida ambasciatrice.
Un altro senso,
colori e forme di un mondo perso
le balenano intorno e, quando li attraversa,
l'intensità si smorza.
Prima credevo
di stare nella caricatura
dell'inferno, grottesca sentinella a guardia
del caos e del fango.
Vi trovo invece
l'acqua e la luce, luce sull'acqua,
la luce che ora infuoca la corona d'alberi
in vetta alla scarpata.
Cercavo cose
perse e invece ora scopro pegni:
una pallida chioma, guance scure e occhi grigi,
sul suo petto una stella,
rosa corallo
e argento come l'alba. Turbina
la vita. Vieni, dice. Nutriti e ristorati.
Ogni porta e finestra
è specchio della
sua presenza, ricca di promesse;
parla e ride lei, in mezzo a quell'iridescenza
del suo stesso riflesso.
In veste bianca,
così leggera da volare via,
non fosse già ancorata dall'eterno stupore
di trovarsi ancora lì.
Proietterebbe
un'ombra, non ne portasse tante
con sé. L'ho vista, muta, l'andirivieni inquieto
sulla spiaggia o nel laccio
di una danza
selvaggia, la testa rovesciata,
si agitava, sfrenata, quasi inconsapevole,
quasi demoniaca,
o appesantita
da un dolore che non è mai domo,
il dipinto di un nume mitico
che si è perso nell'Acheronte.
Che non è più qui,
sebbene io lo cerchi dappertutto.
Insieme a lei, vicino mi pare ormai il bilancio
dei nostri giorni.
Da dove lei sta
si diparte un'unica linea,
etereo meridiano che cingerà il mondo
dalle sue mani.
Tutto questo è in lei,
oggetti e luoghi si ripiegano
e si incorporano in lei, fulgida ambasciatrice
di un mondo perso.Attached Image.